L'Italia subisce una netta sconfitta contro una sqaudra ben messa in campo. Nello speciale trovate il tabellino della partita.
Ecco il commento di Leo da Madrid "Prima sconfitta per
l’Italia in questo torneo di qualificazione, contro un avversario, l’Austria,
che ha avviato già da alcuni anni un programma di sviluppo del settore
giovanile, e che presentava nel roster 10 elementi che avevano partecipato alle
precedenti qualificazioni. Il risultato è severo per noi, ma rispecchia la
realtà attuale del nostro floorball, ancora lontano per preparazione fisica e
mentale dagli standard internazionali.
Conoscendo la forza degli
avversari e i nostri punti deboli il coach Froetscher imposta una tattica
accorta, con una difesa stretta ma attiva nel forechecking per chiudere le vie
di tiro agli avversari, e appena possibile recuperare palla e ripartire con
azioni rapide per arrivare al tiro. Dopo una prima fase di studio l’Austria
prende il controllo del gioco, e fa girare palla alla ricerca di uno spazio per
andare al tiro. Al minuto 5:37 l’Austria trova lo spazio per il tiro e realizza
il primo gol. Gli azzurri comunque non si perdono d’animo, e continuano a
difendere compatti cercando di sfruttare le occasioni che l’Austria ci concede.
Al minuto 7:40 power play per l’Italia, ben giocato dagli azzurri che però non
riescono a realizzare.
Cominciamo a soffrire la
fisicità e la velocità degli austriaci; pur continuando a giocare compatti e
ordinati, non riusciamo più a chiudere le vie di tiro, e subiamo il secondo gol
al minuto 13:31. La squadra prova a reagire affacciandosi nella metà campo
avversaria, ma al minuto 15:08 su un contropiede veloce dell’Austria Durante
ostacola l’attaccante e viene fischiato il rigore, trasformato dall’Austria, e
siamo sotto 3 a 0. Gli azzurri però cercano di non perdere la testa, tengono
alla maglia e non vogliono mollare, continuano a fare il loro gioco in attesa
dell’occasione giusta per colpire, che si materializza al minuto 17:08: bel
recupero difensivo di Knoll che fa partire una rapida azione di attacco
finalizzata da Kuchli su assist di Geyr. L’Austria però risponde subito
realizzando il quarto gol al minuto 18:28, e si va al riposo sul punteggio di 4
a 1 per l’Austria.
Inizia il secondo periodo
con l’ingresso di Rendina al posto di Manca. La squadra entra in campo molto
determinata, e il capitano Murace realizza subito un gol al minuto 20:32,
galvanizzando la squadra, ma l’Austria è terribilmente solida e realizza il
quinto gol al minuto 22:34. Da questo momento in poi la partita rimane in
equilibrio, con occasioni da ambo le parti, ma gli azzurri pagano lo sforzo
negli ultimi minuti subendo tre gol (minuti 36:11, 38:20, 39:56) che fissano il
punteggio sull’8 a 2 per l’Austria.
Il terzo periodo parte
sulla falsariga del secondo, ma l’ennesimo errore di passaggio in uscita dalla
difesa ci penalizza, e l’Austria segna ancora al minuto 46:30. L’Italia non
vuole mollare assolutamente, e al minuto 48:04 realizza il terzo gol: Zanella
toglie la palla all’avversario nella nostra metà campo e avvia l’azione di
contropiede, scambia con Capitani e conclude di prima in gol.
Segue una fase di
equilibrio, rotta al minuto 52:54 da una penalità per Capitani; l’Austria
sfrutta la superiorità numerica e realizza il decimo gol al minuto 53:58. Negli
ultimi minuti la partita si vivacizza, l’Italia vorrebbe ridurre il passivo, ma
le energie sono ormai finite e incassiamo due gol nell’ultimo minuto (59:34 e
59:48); finisce 12 a 3 per l’Austria, passivo forse un po’ troppo pesante, ma
la superiorità dei nostri avversari è stata evidente.
In conclusione l’Italia
gioca meglio che contro la Bielorussia, ma per contrastare efficacemente una
squadra ben preparata, fisica e veloce come l’Austria serve molto di più. I
ragazzi ce l’hanno messa tutta, ma con il nostro attuale livello di
preparazione atletica e mentale non siamo competitivi a livello internazionale.
Domani giornata di riposo, poi le ultime due partite contro Ungheria e Olanda,
dalle quali ci aspettiamo comunque dei miglioramenti, a prescindere da quello
che sarà il risultato finale.
MVP della partita: Murace
per l’Italia, Luschin per l’Austria."
4 commenti:
Secondo voi l' under 19 ha fatto un passo in dietro nei ultimi 2 anni, ho l'avversari sono diventati piu forti?
Questa è una buona domanda. L’Austria ha fatto un grandissimo passo in avanti, ma questo era già prevedibile negli ultimi anni, quando si è visto il grandissimo impegno nel settore giovanile.
La scorsa edizione l'Italia poteva contare su alcuni giocatori individualmente molto forti, soprattutto nei reparti avanzati ma non solo, con i quali si potevano forgiare una o due linee capaci di imporsi anche su squadre ben più quotate. Due anni questi giocatori non c’erano più ed è stato necessario un duro lavoro per arrivare ad una formazione competitiva e ad un livello di gioco che comunque nessun club u19 italiano è in grado di esprimere.
Per quanto riguarda l'Austria, il loro progetto era più a lungo termine, non tanto un raccattare i migliori del momento e farsi una qualificazione ma un'operazione su vasta scala in simbiosi con le singole squadre per alzare il livello del floorball nel giro di pochi anni.
In questo senso forse sono le nostre singole squadre a dover spingere di più sui giovani. Purtroppo i primi raduni dell'u19 contavano pochi giocatori e le squadre tendevano a fermarsi davanti alla prima difficoltà evitando di sospingere con convinzione i propri elementi più promettenti, senza forse capire che questa sarebbe stata, ed è stata, la più formativa esperienza di floorball che abbiano mai fatto. O sbaglio, ragazzi??
Il meccanismo sarebbe abbastanza semplice: io mando dei giocatori promettenti, nel contempo mi aggiorno su coaching e preparazione atletica usata a quei livelli e strutturo bene i miei allenamenti; loro intanto vivono un po' di vero floorball e ne diventano gli araldi: mi sostengono durante la stagione trainando gli altri e io li schiero in campo grande il più possibile (o li presto a un altro club o mi accordo con la squadra vicina di fare assieme allenamenti e campionato cg); con questi tre elementi ho davvero le basi per fare un salto di qualità.
Reitera questo ciclo un paio di edizioni e magari diventi tu l’Austria di turno.
Poi non è che un club debba comportarsi come una nazionale se non se lo può permettere dal punto di vista dei numeri e delle capacità, ma si può trovare una via di mezzo. Il gioco più sale di livello e più diventa divertente. Inoltre ho notato con l'ssv u19 e sto notando adesso con Serenissima che laddove gli allenamenti sono strutturati e seguono un programma e un obiettivo, aumenta $en$ibilmente l'affluenza e il numero di iscritti...
Ragazzi, grazie dell’esperienza e spero di non avervi rotto troppo i maroni nell’ultima settimana.. adesso potete guidare le vostre squadre verso il vero floorball, quello che abbiamo conosciuto assieme!
Mancano le ottime individualità che c'erano due anni fa, che potevano reggere confronti contro squadre più attrezzate, come era la Spagna
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